La rinnovata missione della teologia nel mondo contemporaneo

La teologia, disciplina millenaria che si occupa dello studio e dell’interpretazione della Rivelazione divina, si trova di fronte a nuove sfide nel mondo contemporaneo. Papa Francesco, consapevole di queste trasformazioni culturali, ha approvato nuovi statuti per la Pontificia Accademia di Teologia, al fine di promuovere una teologia “in uscita” che sia in grado di interpretare il presente e di aprire nuovi itinerari per il futuro.
In un’epoca caratterizzata da profondi cambiamenti, il Papa sottolinea che la teologia non può limitarsi a riproporre formule e schemi del passato, ma deve essere in grado di confrontarsi con le sfide del presente. Come afferma il Pontefice, “quello che stiamo vivendo non è semplicemente un’epoca di cambiamenti, ma è un cambiamento d’epoca“. Pertanto, la teologia deve interpretare profeticamente il presente, alla luce della Rivelazione, e cercare nuove strade per annunciare il Vangelo.
I nuovi statuti della Pontificia Accademia di Teologia, istituita nel XVIII secolo, riflettono questa necessità di rinnovamento. La teologia deve essere contestuale, capace di leggere e interpretare il Vangelo nelle diverse situazioni in cui gli uomini e le donne vivono quotidianamente. L’apertura al mondo, alle diverse culture e religioni, diventa fondamentale per una teologia che si pone al servizio della Chiesa e del mondo.
Inoltre, la teologia deve dialogare con gli altri saperi scientifici, filosofici, umanistici e artistici. Il dialogo transdisciplinare diventa essenziale per una teologia che vuole essere in sintonia con il mondo contemporaneo. La teologia non può chiudersi nell’autoreferenzialità, ma deve avvalersi di categorie nuove elaborate da altri saperi, per comunicare le verità della fede in modo originale e critico.
La comunità ecclesiale assume un ruolo centrale in questa nuova visione della teologia. Il Papa sottolinea l’importanza della dimensione sinodale e comunionale del fare teologia. I teologi devono vivere la fraternità e la comunione, al servizio dell’evangelizzazione e per arrivare al cuore di tutti. La teologia deve essere un sapere critico, ma anche sapienziale, che si orienta all’Idea di Sapienza e che si nutre di adorazione e preghiera.
Infine, la teologia deve essere pastorale, senza contrapporre teoria e pratica. La riflessione teologica deve partire dai diversi contesti e dalle concrete situazioni in cui i popoli sono inseriti, per diventare discernimento dei “segni dei tempi” nell’annuncio dell’evento salvifico di Dio. La teologia si pone al servizio dell’evangelizzazione della Chiesa e della trasmissione della fede, affinché la fede diventi cultura e proposta di bellezza umana per tutti.
Con l’approvazione dei nuovi statuti, la Pontificia Accademia di Teologia sarà in grado di perseguire con maggiore efficacia le finalità richieste dal tempo presente. Il dialogo transdisciplinare, la condivisione di fede e studio, e la rete di relazioni con altre istituzioni formative ed educative, saranno gli strumenti per una teologia che si apre al mondo e che si fa strumento di annuncio e di speranza.
La teologia, dunque, si rinnova per rispondere alle sfide del nostro tempo, portando il messaggio di amore e speranza a tutti gli uomini e le donne del mondo.